A differenza della maggior parte delle meduse, che si lasciano trasportare e pulsano liberamente nella colonna d’acqua, la Cassiopea sceglie un fondo tranquillo, appoggiandosi capovolta su substrati sabbiosi con l’ombrella delicatamente premuta contro il fondo e i suoi bracci frangiati rivolti verso la luce.
Questa posizione unica non è casuale – fa parte di un’adattamento altamente specializzato.
All’interno dei suoi tessuti vivono alghe simbiotiche, dette zooxantelle, che trasformano la luce solare in energia tramite la fotosintesi, proprio come avviene nei coralli.
In cambio, la medusa offre un habitat stabile, ben illuminato, e un ritmo costante di leggere pulsazioni che mantengono il flusso dei nutrienti.

L’aspetto della Cassiopea ricorda un corallo vivente – i suoi bracci finemente decorati e la forma ampia e appiattita creano una presenza ipnotica, che sembra librarsi in una silenziosa concentrazione.
Il suo movimento è sottile, intricato e sorprendentemente strutturato.
Non domina l’acquario per dimensioni o velocità, ma cattura l’attenzione grazie alla sua complessità e calma.

Questa specie proviene dalle lagune tropicali dei Caraibi, del Mar Rosso e dell’Indo-Pacifico, dove vive in acque calde, poco profonde e con correnti minime – ambienti che rispecchiano perfettamente le sue condizioni ideali in cattività.
Prospera in acquari a basso flusso e illuminazione soffusa, dove le sue lente ondulazioni e la postura capovolta sembrano far parte naturale di un giardino acquatico meditativo.

Oltre alla sua unicità biologica, la Cassiopea porta un’estetica contemplativa in ogni allestimento.
È ideale per appassionati esperti o designer che vogliono aggiungere al proprio acquario sia meraviglia scientifica sia poesia visiva.
Più che una semplice medusa, è una vera opera d’arte vivente – lenta, riflessiva e simbiotica per natura.